TESTBILD! - AQUATINT

Indie pop? Acqua. Elettronica? Acqua. Solito disco? Acqua. Fermiamoci qua, questo è un modo come un altro per dirvi come l'acqua sia elemento fondamentale di questo impressionante disco dei Testbild!, uscito qualche mese fa. Il suono dell'acqua che scorre, le atmosfere sottomarine (dopo vi faccio vedere la copertina), le immersioni sono infatti il filo conduttore di tutto l'album, accaparrandosi tracce a sè stanti o infiltrandosi nelle canzoni. Abbiamo di fronte una sorta di concept album, per un ensemble di strumenti comuni e acqua. Già solo per l'idea un ascolto bisognerebbe darlo ma si dà il caso che questo Aquatint sia anche uno dei dischi più belli dell'anno, per cui il passaggio è praticamente obbligato. Nelle venti tracce, per un totale di un'ora e venti circa, c'è infatti una tale leggerezza nel mischiare pop, folk e lezioni sperimentali, con l'utilizzo di chitarre acustiche e tastiere in modo magistrale. Si possono trovare momenti di grande semplicità e immediatezza (Lightouse glow, Monochrome kaleidoscope), ma anche esperimenti e brani più complessi e strutturati, uno su tutti The batysphere. E' riduttivo comunque concentrarsi sui singoli brani, proprio per la continuità con cui l'album si pone all'ascolto, non si può infatti citare Solid food invented by tigers senza passare dalla precedente Rippling icicle, in cui si avverte il cambio tono di un folk prima spensierato e quasi psichedelico per arrivare a uno più lento e riflessivo, ben sottolineato dal flauto e dal cambio di voce. L'acqua scandisce passaggi e cambi di atmosfere facendo tutto sembrare perfettamente integro e indivisibile, come nel caso di Soup and fog, uno dei vertici di questo disco. Ma non ci si può non fermare su All of the fishes, delicatissimo quanto divertente brano quasi corale, oppure nella parentesi elettronica di Cell, brano di atmosfera trascinato per due minuti, una sinfonia per plancton. Se volete proprio ascoltare un brano solo, partite dal fondo, con my brother the submariner, una canzone di cui ci si ricorderà quando si farà il bilancio di questo decennio appena cominciato. Questo disco è destinato a rimanere nel futuro come una delle perle più interessanti del nuovo millennio, un capolavoro.