MARLENE KUNTZ - "UNO " TOUR - 06/03/2008

Il Teatro Saschall di Firenze ha sempre accolto personaggi di vari campi e di altrettanti calibri, ottenendo una reputazione da dover senz'altro mantenere. Il 6 marzo 2008 ci riesce con quello che nella vita del sottoscritto è un vero e proprio evento: i Marlene Kuntz in concerto. E' un vero è proprio spettacolo organizzato nei minimi dettagli: su ogni poltroncina si trovava un booklet con brevi recensioni sulla band cuneese, un passo del libro di Nabokov che ha ispirato l'ultimo album, i brani della scaletta in un ordine sparso e in sovraimpressione le date del tour. La scaletta, quindi, può essere ammirata nella sua varietà e raccoglie brani presi dal primo album "Catartica" come dall'ultimo "Uno" passando per tutti i lavori intermedi. 20 anni di carriera raccolti in un suggestivo spettacolo di due ore; l'unica delusione è che i brani "promessi" sono 24 e ne vengono eseguiti "solo" 22. I Marlene arrivano sul palco con una formazione accompagnata da Davide Arneodo (tastiere e violini) e Luca Saporiti (basso), tutti accolti da un'ovazione di tutti i presenti e iniziano il concerto con "Stato d'animo" e "Fantasmi", entrambi tratti dall'ultimo lavoro. Il primo di questi, forse per l'emozione, forse per la suggestione o per entrambe le cose, mi fa scendere una lacrima. Sono presenti in scaletta addirittura tre cover: "Siberia" dei Diaframma, "La Libertà" di Giorgio Gaber (facilmente procurabile, da tempo ormai, su internet) e "Impressioni di Settembre" dell PFM, tutte profondamente re-interpretate. La suggestione viene data anche dal gioco di luci che si evidenzia durante gli intermezzi tra una canzone e l'altra, dove l'improvvisazione fa da padrona. E che padrona. Il pubblico è sicuramente coinvolto dalla band che più che con le parole e col portamento preferisce catturare con la musica. Una delle migliori riuscite arriva probabilmente con l'amatissima "Nuotando nell'aria" che i presenti accompagnano con un coro improvvisato a macchia d'olio. Due intervalli per riprendere fiato e di fila vengono proposte canzoni anche meno conosciute ma sempre della discografia ufficiale, un Cristiano Godano perfettamente all'altezza di dare interpretazioni doc, Riccardo Tesio pronto ad alternarsi tra le sue solite "schitarrate" e le tastiere e un Luca Bergia che sa sempre farsi notare dal fondo del palco; ottima prestazione anche per Luca e Davide che si apprestano anche ai cori. Il concerto mantiene sempre lo stesso grado di coinvolgimento nonostante le varie ragazzine che hanno pagato 25 euro solo per ricordare a Cristiano che è bono ("li mortacci vostra!"). A fine concerto mi aspetta un'attesa lunga meno del previsto per eludere parte delle security (ringrazio l'unico di loro che mi ha aiutato!!!) e raggiungere i camerini dove riesco a scroccare un autografo e due parole contate a Cristiano (al quale lascio la LETTERINA che avevo scritto per loro, avendo previsto il mio imbarazzo) e Riccardo (col quale parlo dell'appuntamento cosentino), stanchissimi per lo spettacolo. All'uscita trovo anche Gianni Maroccolo, un po' scazzato ma comunque disponibile a farmi un autografo.... senza dedica! Ma ne è valsa la pena. Torno alla fermata del pullman per Santa Maria Novella portandomi dentro una gioia davvero immensa. Peccato solo per la mia voce tremolante a rapporto coi Marlene e la loro conseguente freddezza. Grazie mille lo stesso, ragazzi!