MARIO VENUTI - Grandimprese Edizione 2004


Mario Venuti non è mai stato sulle grandi scene della musica sin dagli esordi con i Denovo è sempre rimasto piuttosto nell'ombra. Anche da solista (con i tre album Mai come ieri e Microclima e Un po' ) non ha mai raggiunto quel successo immediato che ora molti sono riusciti a conquistare. Trovo personalmente strano tutto ciò perchè abbiamo qui un bravo cantautore siciliano autore di testi controversi e abbastanza buoni. Agli inizi del 2003 però una canzone sfreccia su tutte le radio, è il tormentone Veramente, niente di speciale a dir la verità Il secondo singolo dell'album Grandimprese passerà inosservato anche se lo trovo decisamente migliore con il suo testo sul rapporto con il conformismo...mah! Ci vuole il festival di Sanremo per far uscire Venuti dal guscio del tormentone, la canzone che presenta è la controversa Crudele, che alcuni giudicano masochista, altri semplicemente d'amore... Esce quindi la nuova versione di Grandimprese che è quella recensita da me, contente Crudele, il futuro singolo Nella fattispecie e qualche altra di minore importanza. A parte i singoli già citati bisogna ricordare brani come Un attimo di gioia che si segnala soprattutto per il rock della base, Le grandi imprese, brano pieno di speranza e di ottimismo, Sant'Agata su Marte che come si deduce dallo strano titolo del rapporto fra il mondo tipico della provincia e la nuova tecnologia... Un album gradevole, non troppo impegnato, lo segnalo come buona musica contemporanea italiana ma c'è di meglio.