XTC - WASP STAR (APPLE VENUS VOL. 2)

Come si è già detto nella recensione di Apple Venus, dal 1992 al 1999 gli XTC non sono affatto spariti, continuando imperterriti a scrivere canzoni di tutti i tipi, condensati in due album finali, pubblicati uno del 1999 e uno nel 2000. Il primo è Apple Venus vol. 1, il secondo (gli XTC non si rimangiano la parola) è il vol. 2: Wasp Star. L'aggiunta al titolo non è casuale, infatti questo secondo album si distacca moltissimo dall'atmosfera soft e sofisticata di Apple Venus, facendo riprendere in mano le chitarre elettriche a Partridge e Moulding. Si delinea quindi un disco di pop rock semplice, un ritorno alle origini più ruvide del gruppo (prima cioè della grande svolta di Mummer e Skylarking), aggiornando il suono ma con i soliti punti fermi: i Beatles, la precisione, la semplicità. Ne nascono così piccole perle: Stupidly Happy è il manifesto della canzone pop, con ritmo, ritornello cantabile, finale in crescendo di cori e strumenti. I'm the man who murdered love torna sui passi del monumentale Oranges & Lemons, con un tono scanzonato e rockeggiante (come Garden of earthly delights), così come si sente il We're all light, splendido connubio tra tastiere e chitarre, classica canzone alla XTC, destinata a rimanere nel cuore ma a non vendere. Il duo si scambia testi e canzoni, dando a Moulding In another life, che avrebbe potuto benissimo trovare posto in Apple Venus per il genere più pieno e classico che non il pop rock dominante in Wasp Star (che ritorna anche negli altri brani, come ad esempio la semplicissima Playground). Se però c'è da trovare una canzone che conclude al meglio la ventennale carriera degli XTC quella è You and the clouds will still be beautiful, cantata da Partridge e retta su un ritmo sincopato ed elaborato, senza vero e proprio ritornello (come Major of simpleton, ad esempio) ma un continuo ritorno di musica e parole. L'ultimo singolo degli XTC è datato 2005 e diffuso solo via internet, la fine è stata data da Moulding nel 2006, lasciando un vuoto nel pop britannico, con la fine di uno dei suoi gruppi migliori e immortali. Wasp Star è la chiusura di una carriera tanto meritevole quanto sottovalutata, con uno sguardo tranquillo e rivolto agli esordi, alla semplicità, all'ispirazione.