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MOVIMENTO IMPERIALE COSTITUZIONALE
SIGLA
MIC
FONDAZIONE
6 settembre 2005
FONDATORE
Giorgio Konstitution
CHIUSURA
19 febbraio 2006 (fuso nella CASA DEI RIFORMISTI
LIBERALDEMOCRATICI)
PRINCIPI
Come dice il suo nome, lo scopo principale di questo
nuovo movimento politico è la riforma della Costituzione dell'Impero,
ispirata ai principi dello Stato di Diritto, alla Dichiarazione
Universale dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino e
all'autodeterminazione dei popoli, intesa come il baluardo a difesa
della libertà dei cittadini e della forma democratica dello Stato. Il
MIC vede nello Stato non un ente che gode di vita propria, ma uno
strumento al servizio della comunità dei cittadini della micronazione e
nei suoi governanti, legislatori e amministratori gli esecutori
effettivi di questo servizio. Il MIC riconosce la forma democratica,
nella sua variante monarchica costituzionale, come la migliore
realizzazione di questo servizio dello Stato ai cittadini. Propugna il
consolidamento della forma imperiale ma si dichiara disponibile ad
accettare -seppur non a condividere- una riforma in senso repubblicano
qualora decidesse in tal senso la maggioranza dei cittadini, secondo il
principio di autodeterminazione dei popoli. Il MIC si propone di
rimuovere gli ostacoli sociali ed economici che sono fonte
d'ineguaglianza nei rapporti tra i cittadini. Riconosce come unici
criteri di differenziazione il merito e le capacità personali. Il MIC
individua nella sacralità della vita dei cittadini e nella difesa della
loro proprietà i due pilastri su cui si fonda ogni civile convivenza ed
intende battersi per il loro riconoscimento nella Costituzione. Del pari
rifiuta la guerra come mezzo per attentare alla libertà delle altre
micronazioni, ma intende riservare allo Stato il diritto di difendersi
se attaccato o di andare in soccorso di altri Stati attaccati
ingiustamente. Il MIC ritiene che lo Stato debba essere laico e
aconfessionale. Le confessioni religiose devono essere libere di
celebrare i loro riti, purché non si tratti di culti contrari al buon
costume, e di regolarsi secondo i loro statuti, purché questi non
contrastino con le leggi dell'Impero. Il MIC ritiene importante il
riconoscimento delle radici greco-romane e giudaico-cristiane, non solo
per l'eredità culturale e la vita spirituale dei suoi cittadini, ma
anche perché la loro bontà è dimostrata dal fatto che in questi tempi la
civiltà occidentale è la piú avanzata come società, cultura, scienza e
tecnologia. Qualora durante la vita del MIC altre civiltà facessero
proprio questo primato, il MIC propone l'inserimento dei loro
principi-guida nel patrimonio culturale dell'Impero. Il MIC promuove le
autonomie locali. Qualora un numero qualsiasi di cittadini facesse
richiesta di gestire autonomamente parte della legislazione e
dell'amministrazione, propone che venga delegato loro quanto richiesto.
Stante il carattere non territoriale della micronazione, propone che i
cittadini insoddisfatti dell'amministrazione autonoma possano tornare
sotto l'egida del governo centrale in ogni momento. Il MIC propone la
stipula di trattati con altre micronazioni e la loro integrazione
secondo un modello confederale. Il MIC si dichiara insoddisfatto del
sistema politico attuale caratterizzato dal consociativismo e dalla
frammentazione. Si propone come catalizzatore di un nuovo sistema
bipartitico successivamente all'approvazione della nuova Costituzione
dell'Impero. Intende pertanto giungere al Governo dell'Impero e
dividersi poi in due forze, una di destra e una di sinistra,
condividenti tutti i principi esposti in questo manifesto, che si
alternino nel futuro governo dell'Impero. Si dichiara disponibile ad
accettare alleanze con altri partiti politici a patto che questi, dopo
un'eventuale vittoria elettorale, accettino di sciogliersi nel MIC o in
un altro soggetto politico che accolga tutti i principi del presente
manifesto e quelli degli altri movimenti non in contrasto con questi.