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MOVIMENTO SOCIALE IMPERIALE
SIGLA
MSI
FONDAZIONE
18 aprile 2006
FONDATORE
Gianluca Septe
CHIUSURA
21 gennaio 2011
MOTTO
Nè Destra Nè Sinistra ma il bene dell'Impero
PRINCIPI
Ecco il programma nazionale di un movimento sanamente
imperiale. Rivoluzionario perché antidogmatico e antidemagogico;
fortemente innovatore, perché antipregiudizievole.
Problema demografico:
Un forte politica conoscitiva del forum attraverso un miglioramento del
settore esteri per i rapporti internazionali e di propaganda con il fine
di ampliare la popolazione della micronazione.
Per il problema politico:
a) l'allargamento dell'assemplea rappresentativa (il fine sarebbe
quello di almeno la partecipazione dei rappresentanti di ogni singolo
partito).
Per il problema intermicronazionale:
c) Una politica estera nazionale intesa a valorizzare nelle competizioni
pacifiche della civiltà la micronazione imperiale.
REGOLAMENTO ®
STATUTO DEL MOVIMENTO [Validità dal 1 Ottobre 2008]
1. Struttura del Movimento
2. Gestione interna delle Strutture
3. Unificazione: le strutture flessibili e dinamiche
4. Le fondamenta del Movimento: le premesse ideali e politiche
(COGNIZIONI GENERALI)
Il Movimento Sociale Imperiale (d'ora in avanti M.S.I.) è un Movimento
politico che fonda le proprie radici nell'ideale Fascista Mussoliniano.
Esso non si propone per rifondare il disciolto Partito Nazionale
Fascista, né si impone contro l'universale idea democratica ma, anzi,
auspica tale soluzione politica attraverso un unico movimento
all'interno del quale trova spazio ogni tipo di corrente ideologica
mirante a preservare il bene collettivo al di sopra del bene del
singolo. Tutte le correnti interne costituenti il movimento concorrono
all'evoluzione dell'ideale attraverso l'apporto del pensiero del singolo
individuo. Questa regola principale può essere considerata l'essenza
dell'idea originale del Fascismo. Il Movimento fa propria tutta
l'ideologia Fascista Mussoliniana escludendo dal contesto politico,
sociale e civile ogni qualsiasi forma di violenza fisica, morale e/o
psicologica rivolta nei confronti dei cittadini appartenenti a qualsiasi
nazione, razza, ceto e religione che non si riconoscono ideologicamente
nel pensiero politico del M.S.I. L'"ideale che si persegue all'interno
del movimento si basa sui concetti e sulle regole che furono espressi
all'atto della costituzione dei "fasci di combattimento", base politica
e sociale di ciò che in seguito venne meglio identificato nel Fascismo
del Ventennio, ossia il concetto della unificazione delle diverse
ideologie in un unico movimento allo scopo di migliorare la vita sociale
e civile del popolo imperiale. La creazione di questo pensiero
unificatore portò, a sua volta, alla formazione di logiche superiori
fino ad arrivare al superamento della lotta tra le classi,
privilegiando, in questo campo, la collaborazione tra esse. Ciò avvenne
particolarmente nel campo del lavoro e della cultura con la
realizzazione delle Corporazioni prima, e della socializzazione delle
aziende dopo. Il concetto di fascismo, in base al quale le varie
ideologie non hanno mai rappresentato - così come attualmente non devono
rappresentare - motivo di lotta reciproca ma strada comune da perseguire
al fine di creare sempre innovativi miglioramenti mirati al benessere
collettivo del popolo, viene da noi ripresa ed inserita nel nostro
programma politico per essere portata avanti dal nostro movimento.
Stessa cosa dicasi per la socializzazione che fu pietra miliare dello
sviluppo economico delle aziende e quindi dell'attività produttiva della
nazione durante la Repubblica Sociale Italiana. Il M.S.I. , in base ai
principi dello spirito cameratesco, elemento essenziale per la crescita
e la compattezza tra le forze fasciste, si impegna anche a ricercare e/o
ad accettare qualsiasi forma di collaborazione con tutti i gruppi
politici che abbiano le stesse mete e gli stessi obiettivi sociali,
politici e culturali senza, però, far perdere a chicchessia la propria
identità.
1. Struttura del movimento: gli organi
- CONSIGLIO NAZIONALE
- COMMISSIONI PERMANENTI
- COMMISSIONE STRAORDINARIA DI CONTROLLO
- SEGRETARIO NAZIONALE
CONSIGLIO NAZIONALE
E' l'organo esecutivo, è la base, cioè l'insieme di tutti gli iscritti
al movimento appartenenti a qualunque ordine e grado: tutti gli iscritti
hanno parità di diritti e doveri in base agli incarichi ricevuti. Il
consiglio nazionale è competente ad autorizzare le iniziative proposte.
Il segretario nazionale che ha la funzione di presiedere il consiglio.
COMMISSIONI PERMANENTI
Le commissioni permanenti attualmente sono due:
- Amministrazione, Finanza e Personale (AFP) con il compito di
accettazione dei militanti, alla disciplina di questi e alla gestione
amministrativa del movimento
- Propaganda, Comunicazione e Programma politico (PCP):propongono
cambiamenti al programma
politico (da approvare in sede di consiglio nazionale), si occupano
delle elezioni, di creare e di mantenere i rapporti politici con le istituzioni.
Le commissioni durano in carica al massimo 3 anni e sono composte da un
massimo di 3 (di cui eventualmente 1 presidente) membri provenienti dal
consiglio nazionale. Costoro non potranno avere altre cariche
all'interno del movimento. La loro elezione porterà, quindi, alle
dimissioni dalle cariche tenute in quel momento e verranno eletti i
relativi sostituti. Allo scadere del mandato ciascuna commissione
elaborerà un documento contenente le eventuali iniziative svolte durante
il triennio e l'operato per il quale è stata chiamata in causa nel corso
del suo mandato. I tre membri potranno chiedere la rielezione alle loro
cariche. I neo candidati dovranno dichiarare i loro programmi politici
relativi alla commissione in questione. I neo candidati inoltre dovranno
disporre di tempi e mezzi almeno uguali, se non maggiori, a quelli
offerti dagli attuali membri della Commissione.
COMMISSIONE STRAORDINARIA DI CONTROLLO
La Commissione Straordinaria di Controllo ha il compito di verificare il
regolare svolgimento delle attività del movimento. Viene indetta su
proposta da qualsiasi militante sentito il parere favorevole del
Segretario Nazionale che opera in qualità di giudice e designa gli altri
membri che faranno parte della commissione straordinaria in base al
problema sorto.
SEGRETERIA NAZIONALE
Il Segretario Nazionale è il rappresentante dell'intero movimento. Di
esso egli ha la totale responsabilità politica. Ha diritti e doveri
meglio specificati al punto riguardante tale carica.
2. Gestione interna delle strutture: regolamento, diritti e doveri
CONSIGLIO NAZIONALE
Ha potere decisionale per tutte le attività politiche, culturali e
propagandistiche del movimento. E' il punto di partenza e di arrivo di
ogni decisione in quanto spetterà poi ad ogni singolo membro di lavorare
sul territorio preposto e di applicare fattivamente il pensiero del
movimento nella quotidianità.
COMMISSIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA e PERSONALE (A.F.P.)
Detta commissione è composta da massimo tre membri del Movimento. Uno di
questi viene eletto dal consiglio nazionale, uno indicato dalla
Segreteria Nazionale e il terzo verrà eletto tra i militanti con
sorteggio. Essa è preposta a disciplinare la vita del movimento
accertando le mancanze, (sia se denunciate da terzi, sia se scoperte
direttamente dalla Commissione), e/o i comportamenti negativi e non
consoni al movimento da parte di tutti i militanti, di qualsiasi carica
e grado. Detta Commissione prenderà in considerazione le domande di
accertamento provenienti da qualsiasi carica presente all'interno del
movimento. Le richieste pervenute alla Commissione dovranno avere le
seguenti caratteristiche:
- Il consiglio nazionale potrà presentare richiesta di sanzioni nei
confronti di qualsiasi militante solo se tale documento verrà
sottoscritto dal 50% più uno dei suoi componenti.
- Tutte le commissioni presenti all'interno del movimento, compresa la
Segreteria Nazionale potranno essere sottoposte a giudizio solo se il
consiglio nazionale al completo (escluso il responsabile della
commissione inquisita) ne avrà fatto richiesta.
- Le sottoscrizioni potranno essere effettuate solo dai membri di
qualsiasi carica e grado, così come meglio specificato nei paragrafi
precedenti, che abbiano ottenuto diritto al voto relativamente ai propri
incarichi.
Nel caso in cui il verdetto della Commissione A.F.P. non dovesse essere
accettata da parte dei ricorrenti e/o da parte di colui o coloro che
sono stati sottoposti a giudizio, potrà essere presentata domanda di
appello alla Segreteria Nazionale la quale provvederà a istituire una
Commissione Straordinaria. Tale Commissione, dopo aver sentito i pareri
del membro deferito e della Commissione A.F.P. sancirà il verdetto
definitivo ed inappellabile sulla questione. Per quanto riguarda,
invece, le richieste di intervento della Commissione pervenute dalle
gerarchie superiori verso quelle inferiori le caratteristiche di
accettazione dei documenti relativi alle richieste di sanzione saranno
le seguenti:
- la Segreteria Nazionale potrà sanzionare direttamente i militanti
qualora giungano notizie comprovate di compiute azioni illecite, ovvero
non conformi alla linea politica e sociale sancite, e/o compiute azioni
immorali e illegali.
- Le Commissioni presenti all'interno del movimento, fatta eccezione per
la stessa
Commissione di AFP , potranno presentare singolarmente o insieme
ad altri membri di ordine e grado superiori o di pari livello le
eventuali richieste di
accertamento.
In nessuno caso le richieste promosse dalle gerarchie superiori verso
quelle inferiori potranno avvalersi delle sottoscrizioni dei militanti
di grado inferiore a coloro per i quali è stata fatta richiesta di
accertamento. I verdetti espressi potranno ottenere diritto di appello.
In tal caso la Segreteria Nazionale provvederà ad istituire una
Commissione Straordinaria alla quale verrà data il compito di sancire il
verdetto definitivo ed inappellabile sulla questione. La stessa
Commissione AFP, o i membri presi singolarmente che fanno parte di detta
Commissione, potrà essere soggetta alle richieste di accertamento
qualora il documento venga sottoscritto da almeno una Commissioni al
completo con l'approvazione della Segreteria Nazionale. Anche in tal
caso verrà formata una Commissione Straordinaria che esprimerà il
verdetto inappellabile sulla questione insorta. Nel caso di deferimento
il socio deferito verrà immediatamente sospeso dal suo incarico. Il suo
posto verrà preso temporaneamente dal Segretario Nazionale fino ad
elezioni dei successori., nel caso sia l'intera commissione ad essere
deferita il segretario nazionale acquisirà potere decisionale
inappellabile sulla stessa Commissione.
La commissione AFP è ,inoltre, preposta, eventualmente, alla gestione
amministrativa e finanziaria del movimento.
COMMISSIONE PROPAGANDA, COMUNICAZIONE e PROGRAMMA POLITICO (P.C.P.)
La commissione PCP ha il compito di creare e organizzare le varie
campagne propagandistiche di particolare interesse al movimento.
Pertanto tale commissione sarà preposta alla creazione e la mantenimento
del materiale propagandistico (volantini, manifesti, brochure, blog del
movimento), e dovrà occuparsi dei comunicati stampa, di gestione del
giornale del movimento e dei programmi propagandistici da effettuare in
campo nazionale e/o sotto periodo elettorale. Si esprime sulle proposte
propagandistiche presentate dai militanti, accettando, modificando o
vietando le proposte. Il vaglio di tutte le proposte presentate alla
Commissione saranno visionate insieme alla Segreteria Nazionale. Inoltre
la commissione si occupa di ricercare movimenti politici, o associazioni
culturali, vicini all'ideale che persegue il M.S.I. e con punti in
comune al programma socio politico stilato dal movimento. La commissione
ha lo scopo di proporre ogni forma di collaborazione possibile da
intraprendere con tutti quei gruppi aventi la volontà di collaborare per
un reciproco aiuto strategico. A tale commissione potranno riferirsi
direttamente anche altre Commissioni qui non espressamente citate purché
esse si riferiscano a progetti di propaganda sociale e politica e purché
non siano parte di un singolo individuo. In tal caso ogni proposta
pervenuta alla Commissione giudicante non verrà presa in considerazione
Per quanto riguarda l'attività del Programma Politico la commissione si
propone di aggiornare i vari punti facenti parte di detto programma al
fine di rendere sempre attuale l'intero impegno politico del movimento.
In base alle vicissitudini politiche, e qualora ci fossero delle
innovazioni da dover eseguire, la Commissione si riunirà ordinariamente
una volta ogni 3 mesi. Nel caso in cui dovesse esserci una urgenza
nell'effettuazione delle modifiche essa potrà riunirsi in via
straordinaria comunicando alla Segreteria Nazionale tali intenzioni e
chiedendo a questultima di comunicare agli aventi diritto l'indizione
della riunione. Le modalità dell'indizione valgono anche per le
convocazioni ordinarie. La commissione quando si riunisce in sede di
Programma Politico,questa è composto dal Segretario Nazionale che ne
detiene il posto di diritto, e da minimo 5 membri del movimento facenti
capo rispettivamente a: da tutti i membri della Commissione PCP; un
membro della Commissione AFP; un membro di eventuali altre commissioni
non nominate. La Commissione riunita in sede di Programma Politico potrà
proporre modifiche, cancellazioni e/o inserimenti dei punti che
compongono il programma politico. Il consiglio nazionale avrà diritto di
voto sui singoli punti programmatici. Tale voto sarà considerata
espressione della base militante e, per questo, le decisioni da essa
presa, non potrà subire alcuna modifica o censura dagli organi superiori
se non nei casi dove palesemente si manifestino danni o pericoli per il
movimento e per gli ideale che esso rappresenta. Nell'ultimo caso appena
citato le votazioni potranno essere censurate dalla stesso comitato Le
votazioni espresse dal consiglio nazionale dovranno rispettare le
seguenti regole:
- Il programma politico dovrà essere votato punto per punto.
- Il documento sarà inviato ai membri del consiglio nazionale da parte
della Commissione preposta agli organi competenti, almeno 15 giorni
prima dell'indizione delle votazioni in modo da poter dare a tutti il
tempo necessario per esprimere il proprio voto. In quello stesso periodo
di tempo si potranno indicare altri punti ritenuti importanti e degni di
essere inseriti nel programma.
- Eventuali modifiche e/o inserimenti dei punti programmatici inseriti
ex novo, verranno trasmesse direttamente alla Commissione.
- Nel caso in cui le votazioni dovessero dare una parità di voti, verrà
concessa la possibilità di discutere. Il punto in questione per poi
passare a nuova votazione. Se anche in questo seconda fase il punto
programmatico avrà ottenuto voto paritetico, la Commissione preposta
deciderà direttamente sulla questione. La decisione presa sarà
inappellabile.
COMMISSIONE STRAORDINARIA di CONTROLLO.
La Commissione Straordinaria di Controllo è un organo del movimento che
viene a crearsi quando esistono condizioni particolari. Essa può essere
richiesta dagli organi che ne hanno diritto ed è composta dal Segretario
Nazionale che ha facoltà di decidere il numero ed il grado degli altri
membri che formeranno detta commissione. Essa non ha membri permanenti.
La Commissione Straordinaria di Controllo nasce per motivi eccezionali e
cessa di esistere al termine del suo mandato, ovvero una volta definita
la questione per la quale è stata chiamata ad esprimersi. I militanti
che vengono chiamati a fare parte della Commissione Straordinaria di
Controllo acquisiscono un merito particolare che potrà essere fatto
presente al momento di una candidatura presso qualsiasi commissione. Le
decisioni prese dalla Commissione Straordinaria di Controllo è
inappellabile.
Il Segretario Nazionale, all'interno di detta commissione, svolge le
funzioni di giudice, mentre i membri che ne compongono la struttura
svolgono:
- funzione di accusa e difesa, nei casi in cui si debba decidere
sulloperato dei militanti o sulla loro condotta;
- funzione di parte e controparte sulle questioni poste in discussione e
non suffragate dal voto
Infine, per tutti i casi sottoposti alla Commissione Straordinaria di
Controllo, devono essere sempre presenti i membri che rappresentino le
posizioni dei vari contendenti. Coloro che vengono chiamati a far parte
di detta Commissione non possono esimersi dall'accettare tale incarico.
L'eventuale rifiuto comporterà una nota di demerito che andrà a
riflettersi sulla carica tenuta o su quelle per le quali si
presenteranno domanda di candidatura.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Tutte le attività intraprese dai vari organi componenti il movimento
dovranno essere relazionate alla Segreteria Nazionale. Tale organo può
essere costituito solo dal Segretario Nazionale. La Segreteria può agire
autonomamente senza alcun preavviso. Il Segretario Nazionale è il
portavoce del movimento e si fa carico di tutti gli oneri di carattere
civile, sociale e politico legati alla vita del movimento. L'attuale
Segretario Nazionale acquisisce tale nomina di diritto essendo, non solo
l'esponente massimo del movimento, ma anche il fondatore. Rimane in
carica 3 anni al termine dei quali redigerà un documento con cui
relazionerà pubblicamente i convenuti sulle iniziative intraprese, sulle
tappe raggiunte e sugli obiettivi per i quali i lavori sono ancora
aperti. Potranno essere presentate le candidature di altri membri che si
riterranno idonei per tale carica.
Essi dovranno avere:
- almeno 2 anni di attività militante ed essere stati iscritti al
movimento senza interruzioni di tempo;
- dovranno presentare gli obiettivi futuri prefissi, differenti da
quelli esposti dal segretario in carica;
- il Segretario Nazionale uscente potrà decidere indipendentemente se
dimettersi dal movimento o se subentrare di diritto in una commissione
di sua scelta, a meno che non si sia reso responsabile di operazioni
politiche e sociali gravemente dannose per il movimento riconosciute
tali da tutti gli iscritti. In tal caso il Segretario Nazionale uscente
potrà essere ammesso ad altre cariche solo dietro votazione degli
astanti i quali decideranno, oltre alla presenza dell'uscente
segretario, anche la carica da attribuirgli;
- Nei Congressi Nazionali ordinari e straordinari il segretario avrà il
compito di
presiedere l'assise in qualità di presidente. A lui sarà data la facoltà
di dare inizio ai lavori, di
moderarli e di concluderli.
Il Segretario Nazionale ha tra i suoi compiti quello di:
1) nominare un vice segretario al quale demandare alcuni compiti che, di
volta in volta,
verranno decisi dalla segreteria;
2) essere il primo interlocutore per qualsivoglia gruppo, movimento,
associazione o partito che
voglia entrare a far parte del M.S.I. o che abbia intenzione di
collaborare in maniera
permanente e/o occasionale.
3) votare nel Consiglio nazionale di cui è membro permanente.
4) essere portavoce del movimento nelle relazioni pubbliche.
5) gestire i rapporti tra le Commissioni Permanenti ed il Consiglio di
cui fa parte.
6) sceglie un segretario per redigere gli ordini del giorno e le varie
verbalizzazioni.
7) designare un collaboratore che si occupi dell'archivio della
Segreteria Nazionale
3. Unificazione: le strutture flessibili e dinamiche. La "Società
Fascista".
Il movimento gestito nei modi previsti dallo Statuto permette ai gruppi
che intenderanno collaborare di integrarsi perfettamente con le
strutture esistenti e permette altresì che vengano a formarsi,
allinterno del movimento, correnti di pensiero, arricchimento dei
progetti, strategie e nuovi punti programmatici. E' chiaro che il M.S.I.
accetterà i punti di vista delle organizzazioni collaboratrici solo se
queste verranno espresse in modo leale e corretto. Critiche di principio
o fini a se stesse non potranno essere né accolte, né tollerate. Il
principio basilare che dovrà unire le diverse anime facenti capo al
nostro credo dovrà essere quello del cameratismo e dell'unione. Proposte
disfattiste o dirette ad un tornaconto personale, oltre ad essere
bocciate, potranno essere causa di attriti di cui il movimento non
intende farsi portavoce. Stessa cosa dicasi qualora le proposte
dovessero portare beneficio al movimento proponente a grave discapito
anche di uno solo degli altri movimenti presenti. Alle nuove realtà che
entreranno a far parte della "Società Fascista" si chiederà
l'accettazione assoluta di alcune linee programmatiche, politiche e
comportamentali che andremo a definire meglio in seguito. Le
accettazioni di alcune delle parti che andremo a proporre creerà
un'assoluta unicità del movimento con le altre organizzazioni politiche
e culturali facenti parte del progetto politico comune. I membri dei
gruppi che entreranno a far parte della "Società Fascista",
successivamente all'entrata di altri gruppi, non potranno avere
nell'immediato diritto di voto. Per ottenerlo dovranno avere almeno 6
mesi di permanenza effettiva nel movimento e dimostrare, in questo arco
di tempo, disciplina e rispetto per l'intera organizzazione attraverso
l'accettazione di quanto verrà sancito dagli elementi presenti nel
Movimento Sociale Imperiale. Potranno, di contro, partecipare a tutti i
convegni, assemblee, riunioni che verranno indetti. Scaduto il termine
dei sei mesi le organizzazioni neo inserite potranno votare sui vari
emendamenti tranne quelli relativi ai cambiamenti dello Statuto e quelli
inerenti ai deferimenti alla commissione di accettazione e disciplina.
Alle organizzazioni esterne verranno, poi, concessi 12 mesi entro i
quali esse potranno decidere se far parte integrale del M.S.I. in
qualità di correnti interne ma integrate alla vita del movimento a tutti
gli effetti, o se rimanere, comunque, indipendenti ed esterne al M.S.I.
Nel caso in cui le organizzazioni esterne dovessero decidere di divenire
correnti interne del movimento, esse acquisiranno pari diritti e doveri
dei vari organismi presenti nel movimento, conserveranno i loro ideali e
linee di pensieri senza però ledere i principi e le regole vigenti nel
Movimento Sociale Imperiale. I gruppi politici e/o culturali che si
aggregheranno alla "Società Fascista" potranno essere essenzialmente di
3 tipologie:
1) Movimenti e/o gruppi politici e culturali
2) Partiti o gruppi
3) Gruppi non politicizzati che intendono collaborare all'interno della
"Società fascista".
Per ognuno dei tre casi citati il movimento prevede le sottostanti
modalità di inserimento:
1) I gruppi politici e/o culturali, qualora esistano già altre realtà
facenti parte della "Società Fascista", andranno ad aggiungersi a queste
rimanendo nell'ambito della loro territorialità. Con essi lavoreranno a
stretto contatto su progetti e strategie locali scambiandosi
informazioni e idee sulle iniziative da svolgere avendo l'obbligo di
collaborare cameratescamente e rispettando regole e direttive del M.S.I.
2) Stesso discorso per i gruppi, con la differenza che alcuni membri dei
movimenti e/o partiti, o delle associazioni culturali, La richiesta
verrà sottoposta a giudizio del Consiglio Nazionale. Il voto sarà
maggioritario.
3) I gruppi non politicizzati che intendono rimanere tali avranno gli
stessi diritti e doveri delle organizzazioni politiche tranne in fase di
votazione alle quali non potranno accedere. Di contro, potranno
partecipare a tutte le riunioni indette dal Movimento Sociale Imperiale.
E' bene precisare che, per quanto riguarda l'inserimento nella "Società
fascista" delle nuove organizzazioni, verranno presi dei primi contatti,
o attraverso la Commissione PCP oppure con il Segretario Nazionale. Le
due istituzioni preposte dovranno creare, insieme alle organizzazioni
interessate, i presupposti per la reciproca collaborazione.
4. Le fondamenta del Partito: le premesse ideali e politiche
Qui di seguito vengono espresse alcune regole di carattere generale che
tutti dovranno
condividere:
1) Possono essere iscritti al movimento tutti i cittadini della
micronazione di qualsiasi razza, religione e nazionalità di età non
inferiore ai 14 anni.
2) L'iscrizione al movimento è incompatibile per tutti coloro che
risultano essere stati coinvolti in atti illeciti e/o illegali che hanno
pregiudicato gravemente la loro condotta penale e/o morale.
3) L'adesione di ogni gruppo, associazione, movimento o partito comporta
la condivisione senza riserve dei punti di primaria importanza, quali:
a) Libertà di pensiero, libertà di culto, libertà di stampa, libertà di
espressione.
b) Sacralità della sovranità nazionale.
c) Unità della Nazione.
d) Ritorno ad uno stato etico composto da persone che contribuiscano
eticamente alla crescita della nazione e che abbiano come primo
obiettivo non l'arricchimento personale ma la salvaguardia e lo sviluppo
della nazione e del popolo imperiale.
e) Volontà di programmare e dare vita ad una seria politica di riforme.
f) Riconoscimento dell'importanza sociale di tutte le classi e
annullamento della lotta tra queste per privilegiarne la collaborazione.
g) In funzione di quanto espresso al punto f) deve essere portato avanti
il principio della socializzazione.
h) I cittadini della micronazione devono godere tutti degli stessi
diritti e devono sottostare agli stessi doveri considerando, però,
entrambe le situazioni, in base al ceto sociale a cui fanno parte, senza
per questo penalizzare gravemente i ceti meno ambienti.
l) Diritto alla sovranità sociale, politica, economica, finanziaria e
militare del popolo.
m) Abrogazione della partitocrazia e di tutte le sue storture per la
creazione di un solo popolo, di una sola nazione, di un solo Stato.
n) Consapevolezza di essere i nuovi prosecutori dell'ideale fascista
accettandone la sua storia per intero, ovvero dalla sua nascita alla sua
caduta. Facendo propria la sua rinascita avvenuta nel 1943, fino al
1945, accettando e difendendo l'idea che la socializzazione è di
paternità fascista e che i soldati caduti per la Repubblica Sociale
Italiana devono essere riconosciuti con gli stessi meriti e le stesse
onorificenze profusi ai caduti avversari. Questi sono alcuni dei punti
principali ai quali tutti i gruppi dovranno fare riferimento e sui
quali, comunque, è accettata la discussione non per deciderne la
presenza o meno, ma il valore e i progetti strategici politici. Quanto
acclarato sono i punti cardine del nostro pensiero che costituiscono i
pilastri fondamentali della nostra storia e dei nostri ideali.