Nuovo menù menù


Cerca
in questo sito

sitelevel.com





Copyright ® IMPERO
E' vietata la riproduzione,
anche parziale, delle
pagine contenute in questo sito.
Sito realizzato con Blocco Note
Sito creato l'1 luglio 2000
Privacy Policy






POESIE DI JULIO BANDIERAS

GIULIA
Cara Giulia,
Tra noi è tutto finito.
Speravo in un finale più lieto,
Ma non c'è sta...tutta colpa mia...
Mi spiace per tutto questo e ti chiedo perdono,
Sperando che non tutto sia finito.
UNA DI PIU'...
Affranto da mille ghiacci,
Io mi sento,
Il ricordo fa male,
Ma non se ne andrà fino a morte terrena.
Con un sospiro di pace,
Ricordo.
FEDERICO
Caro Fede,
Il tuo fato ti ha portato male,
Adesso stringi la mano di Dio,
Nostro creatore,
Che da vita e morte.
Avevi quasi 14 anni,
Eri giovane,
Mi il destino ti era segnato e non t'ha salvato.
Eri buono,
Socievole,
Un caro amico.
Meritavi la vita,
Ma hai ricevuto la morte.
Io mi sono accorto troppo tardi di quanto ti volevo bene,
Quando era ormai tutto finito,
Ma una cosa non è finita,
Una cosa rimarrà: il ricordo,
Il bel ricordo di te.
Ci mancherai molto.
Addio Fede!

(In Memoria di Federico Carlet, venuto a mancarci il 12 gennaio 2005.)
I CAVALIERI DELLA PACE
Nelle tenebre ci hai oscurato,
E paura ci hai procurato,
L'avventura ci hai portato.

Di gloria e onori ci hai avvolto,
Il male hai stravolto.

Grazie a te Okretel,
Grazie agli eroi che t'hanno portato,
Gli eroi che t'hanno amato.

Gli eroi che hanno fatto storia,
E ora giaci nella caverna tenebrosa.

Per sempre noi ti ricorderemo,
Per sempre ricorderemo gli eroi,
Il male è finito.
L'IMPETO D'AMOR
L' impeto d' amor
Discende nel mio cuor.
A VOI AMICI
Se il mondo fosse senza voi,
Sostegno morale,
La vita si scioglierebbe in noiose serate.
Piene di malinconia.
Spero che non mi capiti mai,
Perdere amici.
AL PAPA
Giovanni,
Nostro Papa,
La tua anima sta viaggiando
Verso il creatore.

Un padre,
Un nonno,
Per noi sei stato.

Oggi t'han chiamato,
Oggi sei andato,
Per un viaggio appena cominciato.

Noi ti ricorderemo,
Non dimenticheremo,
Noi ti parleremo.

Addio nostro padre.

(Al nostro Papa Giovanni Paolo II, che è scomparso ieri sera)
FAMIGLIA
Famiglia,
Che volete da me?
La mia morte?
Che bene volete darmi?
Manco ci provate,
Manco vi impegnate.
Almeno ricordate:
Gli amici li scelgo io.

Fratello mio,
Chi sei?
Non ti conosco,
Non voglio conoscerti,
E' questa la pura verità.
Va a sfottere qualcun altro,
E non me.

Voi mi siete estranei,
Non vi conosco più,
Io non vi appartengo più,
Voi non mi appartenete più.

Sarà dura la strada,
Ma l'ho già cominciata.

In ogni cosa c'è una fine...
Ma chissà,
Forse un dì ci parleremo,
E sarà tutto
Come nel tempo passato.
SE QUESTA E' VITA
I ricordi lontani son vivaci
E se li rimpiangono,
Mentre il presente ti soffoca
In grandi dolori,
Se questa è vita,
Se questo è Dio onnipotente,
Come ci può essere un futuro?
Un futuro tranquillo.

Nella vana speranza,
Io penso se questa è vita.
AMARE...
Amare,
è una parola piena di significato,
Ma quale sia non ricordo,
I miei valori sono basati su due parole:
Odio e vendetta...
IL MONDO MI AFFLIGGE
Il mondo mi affligge,
più il tempo passa,
più peso sento.
Improvvisamente mi trovo solo
LA POESIA PER ECCELLENZA
Oh, mio amor, da quando t'ho vista
Quell'insolita mattinata, io t'amo
I tuoi occhi, pietre prezioso,
M'abbagliano, ogni volta che
Con un tenero sguardo mi saluti,
Il tuo gradevole sorriso
E' gioia per me.
Oh, mio amor, t'amo.

Decine di problemi m'hai creato,
In classe, a casa e fuori,
Con le tue eleganti domande,
Ma io ti perdono,
Perché sei il mio amor,
Neanche per montagne d'oro
T'abbandonerei.
Oh, mio amor, t'amo.

L'amore santo, l'amore eterno
Oh, cos'è l'amore?
Uno strumento per far soffrire o gioire?
Domande assurde, senza risposte,
L'amore ci porta via, va e viene
Come stormi di rondini
Che migrano nell' azurro tropicale.
L' amore è bello e nello stesso momento terribile.
Oh, mio amor, t' amo.
SOGNO PER TE
Rumori di vento,
I spasmi che sento,
Mi butto nel letto.

Ma dove io sono?
Ascolto il suono
E cerco un trono.

Mi trovo nei sogni,
Ma ho dei bisogni:
Uscire dai rogni.

Un arpa appare,
La devo suonare,
Ma prima scompare.

Una persona devo trovare,
Una donna devo amare,
"Lasciami tu stare!".

Amori passati,
Vengon trovati,
E tornan amati.

In questo mondo,
Che non è tondo,
Io ballo un rondò.

Ma adesso dovete aspettare,
Il vero mondo mi appare,
Apro gli occhi e continuo a respirare.
A ERIKA
A volte rammento
Ore passate con te,
Di giorni maturati al sole,
Seduti uno accanto all' altro.

Non c'è stato altro,
Adesso ammetterlo è difficile,
Ma tu sei stata la prima
Che veramente ho amato.

Perdonami per i reati che ho fatto,
Per come ti ho trattato,
Principessa dei miei sogni,
Erika torna da me.
IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Il primo giorno è speciale,
E' come un Natale.

Un affascino di nuove amicizie,
Nuove parole, nuove notizie.

E i nuovi prof.,
Oh che scioch!

Ma il giorno dopo,
Diventi un topo.

Infatti la scuola
E' sempre una noia.
IL TEMPO
Gli anni sono come il vento,
Il tempo è come il vento,
Soffia portandosi via tutto,
I ricordi, I luoghi, le persone,
Tutto spazza via indomabile
E noi ci resta solo da guardare inermi.
PENSIERI SORVOLANO
Pensieri sorvolano,
parole giungono
U.S.A.
Affranto da mille ghiacci,
Gloriosa è
L' America.

Me la vedo comparire,
E nonostante tutti gli errori
La stimo.

Gloriosa è
L' America.

Non ci sono parole
Per definirla,
Ma la si può amare.

Gloriosa è
L' America.

Personaggi famosi,
Anche criminali,
Ci vivono.

Gloriosa è
L' America.

Ma nonostante tutto
L' America è il continente
Dei sogni.

Gloriosa è
L' America.
PERDONO
Parole dimenticate,
Passioni incantate,
Non più rammentate.

Ci sarebbero storie da raccontare,
Ma non ti voglio annoiare,
La mie scuse non dimenticare.

Un amore c' è stato,
Grazie al Dio che t' ha creato,
E ti ha allontanato.

Sempre ti penso,
I ricodi non ho sparso,
Ma la speranza ho perso.

L' ultima parola: perdono,
Un sogno all' unisuono,
Tutto questo te lo offro come un dono.
MORTE
Morte,
La parola mi giunge,
mi scuote.

Morte,
Il significato mi strappa l' anima,
mi rapisce.

Morte,
La fine mi raggiunge,
mi percuote.

Morte.
NON DIMENTICHIAMO
Capodanno è passato,
Tutto è andato.

E in mezzo al fragore
C' è chi non fa rumore.

Ma in casa se ne stà,
Seduto come un podestà.

E la tv guarda,
Un singhiozzo azzarda.

Osserva le immagini
Crudeli dei stermini.

Per l' Iraq è un giorno come un altro,
E' un giorno di guerra.
EMMA WATSON
Me la vedo in sogno,
Danzare da principessa,
Con l' abbagliante suo sorriso.

Al fato porge la mano,
Stringendo la sua prosperità
E la sua lucentezza.

Aiuterà ancora
A far sorridere le persone
Che da tempo mancava questo lusso.

Serve sempre di più l' arte sacra,
L' arte antica:
La recitazione.

Canto il suo nome,
Lodo il suo onore
E l' invoco come Musa.

Se la felicità
Mi verrà a mancare,
So chi chiamare.

Emma Watson
E' il suo nome,
Da non dimenticare...mai.
ENRICO TOMASI ("IL TOM")
La ragazze urlano,
I fan raggiungono
L'auto appena arrivata.

La star esce,
Con una matita
Appoggiata all'orecchio.

"Enrico Tomasi"
Parlano in molti,
Ma costui chi è?

Satirico di fama,
Attore sperduto,
Disegnatore di professione.

Pochi sguardi dona
Alla folla accanita,
Una rosa gli cade appresso.

Lui si appresta a raccoglierla,
Afferra poi la matita
E si china a terra.

Il ritratto sull'asfalto crea,
Dalla rosa e di lui che l'impugna
E prosegue verso il fato.
12 GENNAIO 2006
E così le foglie
Son cadute,
Il vento ha scosso
E gli animali son già in letargo.

Osservo tutto questo
Immerso nei lividi,
Miei ricordi,
Immaginando dove sei.

(In memoria di Federico Carlet)
CODARDO E'
Codardo è solo chi,
Tra i vari Paesi del mondo,
Sceglie quello migliore.
DELIRANTE M'APPARE
E baciando la grazia tua,
Sistemando la parte mia,
Quasi mi chiedo se
Sono delirato.

E immaginando che,
L'amore è già qua,
un inchino scocco
E il sorriso delirante mi appare
LA DURA PROVA
E mi ritrovo privato
Di ogni cosa,
Non posso più volgere lo sguardo
Senza che qualcosa mi sia nascosta.

Me lo sono meritato?
Certo, ho fatto la mia parte,
Ma valeva tanto?
Tutto questo dolore?

Questo verme che mi assale
Quanto durerà?
Sarò capace di sopravvivere
Pur quest' oggi?

Da una parte osservo
La mia felicità,
Dall' altra
la mia caduta.

A cosa devo credere?
Che cosa devo supporre
Da tutto questo?
Il pensiero mi è atroce.

La scalata può essere lunga,
Dura e faticosa,
Ma arrendersi
Significa cadere.
IL MALATO
Raggrinzito se ne stà,
I suoi occhi vitrei
Non rispecchiano più la sua anima,
Ma solamente un fioca immagine mia.

La sua pelle morente è già marrone,
Il suo respiro non è più regolare,
Il battito del cuore è rallentato,
Le sue orecchie non sentono.

L' amore per se la sta lasciando,
Non ricorda più nessuno,
Nemmeno il figlio,
Attende solo la sua fine.
SEI SOLO
Quando scalci il prossimo,
Scalci te stesso.

Quando odi i diversi,
Ti rovini da solo.

Qaundo li eviti,
Ti ritrovi solo.

Può darsi, sai,
Che un bacio
Sia la soluzione.

Ma l' intenzione deve essere vera,
E forse così l' amore scoccherà,
E tu non resterai più solo.
M'ILLUMINO DI TE
Tra i sospiri di questa vita,
Le emozioni vincenti,
M' illumino di te.

Tra i pentimenti,
Le impazienti attese,
M' illumino di te.

Tra le gioie,
Le tristezze,
M' illumino di te.

Nella vita,
Nella morte,
M' illumino di te.
CANDIDE ROSE>
Candide rose
In una mattina d' estate.
LODE AI DIMENTICATI
Compiango e lodo quei morti,
Ormai lontani e dimenticati,
Che il loro ardore
Sacrificarono per queste terre.

Nuove generazioni impotenti e sciocche
Infangano il vostro onore
Dimenticando le gesta per cui
Oggi vivono in questi luoghi tranquilli.

Ora molte opere e posti che vi rammentano
Vangono degnate solo dai bei felini,
Od orrendamente cancellate
Dal nuovo cemento.

In che Paese si è trasformato il vostro?
Dove sono le impere eroiche e l'onore
Di cui voi vi siete bagnati?
Dov'è il patriottismo?
SARA
Non sei mai sola,
Ricordatelo sempre,
Non sei sola
Con l'amata Roma.

Non lo pensare mai,
Anche se siamo distanti,
Anche se siamo lontanissimi,
Tu sei sempre con me.

Ma presto(e il giorno verrà!)
A Roma ci ritroveremo.
Aspetta come me,
Ma non serve sperare.
IL PENSIERO
Così è questo il pensiero
Che ci percorre l'anima
Ferita e dolente di mille accuse,
Di mille imperdonabili sbagli.

L'errore della vita,
Il disguido imperdonabile
E senza scuse,
O la persona sbagliata?

Un testo tra le mani,
Scritto con buona volontà,
Una poesia nell'altra
Di qualche autore ignoto.

Non più serate insieme,
Notti con un sonno sereno
E senza incubi.
Ormai sempre i soliti amici.

Quel tavolo dove la colazione
Si consumava insieme,
Le dolci attese dei nostri impegni.
Niente più di tutto questo.
NON RIESCO A CAPIRE...
C’è qualcosa di grande tra noi,
Ma non riesco proprio a capire cosa…

Sarà forse il vino
Ad annebbiarmi la mente?

Sì, per me c’è qualcosa che ci unisce,
Ma non riesco proprio a capire cosa…

Sarà forse questa fresca e leggera
Pioggia d’estate a distrarmi?

Dimmi che sei ancora qui,
Dai restami vicino e non allontanarti…

Non credo nell’amore,
Ma dico che c’è qualcosa di grande che ci unisce…

Sarà che sei bella
E mi ipnotizzi ad ogni tuo sguardo…

Ma non posso essere innamorato,
Non posso cascarci ancora!

Non dirmi quelle tenere parole,
Ora non avvicinarti troppo…

Dai non osservarmi così,
Mi trattengo a stento!

C’è qualcosa di grande che ci unisce
E forse ora sto cominciando a capire cosa…

Il tuo respiro sta dando ritmo alla giornata,
Il tuo sorriso mi rallegra…

Ma perché? No, no! Non devo ricadere nella trappola dell’amore,
Alla fine ci rimarrei soltanto male…

C’è qualcosa di grande tra noi
E ora capisco…

Non resisto! Devo afferrarti e prenderti a me!
E ora fatti baciare…

C’è qualcosa di grande tra noi…
Il nostro nuovo ed eterno amore…
NON ARRENDERTI
Giocherai di nuovo nella notte,
Ascolterai ancora quei sussurri ignoti,
Chiamerai ancora quel numero ormai inesistente
E singhiozzerai nuovamente nel buio.

Ti sei persa in te stessa,
Hai scordato il tempo
E i tuoi occhi non irradiano
Più la tua vecchia vivacità.

Il tuo calore verso il mondo
Sta scomparendo pian piano,
Dove sei?
La gioia ti ha lasciato da parecchio…

Non arrenderti,
Tenta di vivere senza farti
Chiudere in quella prigione psicologica
Dove ti spegneresti.

Non credere a tutto quel che ti dicono,
Non ascoltare quelle persone,
Ignorale!
Ascoltami e vivi.

Abbi cura di te,
Non lasciarti andare mai,
Non credere mai che sia finita
E tenta di aver fede…

Puoi farcela anche da sola,
Ma ti offro aiuto,
Non lasciare,
Non perderti.

I fiori appassiscono prima o poi,
Anche noi alla fin fine,
Ma non lasciarti andare proprio ora
Nella tua giovinezza tenera.

Non lasciarti strappare la tua preziosa vita,
Non arrenderti al dolore,
Risorgi dalle tue ceneri
Così un giorno sarai ancora più forte.

Ricorda i tuoi genitori
Che si sacrificarono per te,
Ricorda che la vita è una sola:
Non sprecarla.
EPPURE SIAMO QUI
Eppure siamo qui…
Eppure non siamo caduti nelle solite tragedie,
Siamo sopravvissuti a noi stessi…

Alzo gli occhi e ti incontro nel mio sguardo.
Esco di casa e grido il tuo nome
Al vento finché non rimango senza fiato.

Gioco ancora con la fantasia,
Ma credo d’essermi finalmente innamorato…

È pura follia? Cammino per la strada pensando.
Raggiungo la mia destinazione: la strada Vita.

E là ti incontro vestita di candido
E con la felicità in volto…

Eccomi desto! Era tutto un sogno…
Ma mi volto e ti vedo vicino a me.
MI CONFONDI
Non posso ascoltarti oltre,
Mi confondi ancor più.

Parli dell’amore eterno,
Quello che non si spezza mai,
Dove vivi sempre bene.
Ma non sei tu che ti sei sposato due volte?

Non posso ascoltarti oltre,
Mi confondi ancor più.

Dici di essere tolleranti col prossimo,
D’aiutare i più deboli,
Ma sei tu che giri firmato
E non ascolti nessuno.

Non posso ascoltarti oltre,
Mi confondi ancor più.

Smettila di dire sciocchezze,
Non fare l’eroe.
Vedi di capire che sei un codardo
E che non ti ascolto più.
SOLDATO SENZA STORIA
Coraggio uomo a me ignoto,
Coraggio soldato senza storia,
Non piangere sulla tua vittima,
Non ascoltare le sue preghiere.

Sei una pedina non ricordi?
Non distrarti oltre su lui,
Rammenta che è un nemico.
Uno dei due deve morire.

Non sfidare la sorte,
Non siamo in un gioco.
Questa è vita vera!
Lascialo là il nemico!

Stolto cosa stai facendo?
Non dare una mano al nemico,
Non curarlo!
Ti ucciderà prima o poi…
NON TI TEMO
Quando la mia mano si poserà eternamente
Nel cuore ormai non più dolente,
E il respiro non sarà più affannoso,
Allora significherà che mi hai preso.

Ma ancor oggi cammino per il verde,
Sorrido o mi dispero nell’aria,
Gioco sfidandoti sempre più
E temendoti assai di meno.

Oh mia cara morte,
Il giorno in cui brinderemo insieme
Sarà lontano e ben atteso.
Cara morte non aspettarmi.
NON SEI QUI
Ripenso al tuo sguardo caldo,
Ricordo le tue parole.

Ora non sei qui con me,
Ritornerai prima o poi?
Rimpiango certe mie scelte,
Ma non posso tornare indietro.

Ripenso al tuo sguardo caldo,
Ricordo le tue parole.

Le notti ormai sono turbate,
I pomeriggi piatti e uguali.
Non sei qui
E me ne sono accorto.

Ripenso al tuo sguardo caldo,
Ricordo le tue parole.
STRONZO
E ritrovarsi improvvisamente solo
E più stronzo che mai.
ELEGANZA DI MORTE
L'uomo vestito elegante avanzò,
Si fece sempre più vicino,
Lento e inoserabile con le mani in tasca
E la testa bassa.

Lì a poco si trovava un uomo,
Tenuto fermo da due energumeni.
L'elegante arrivò e ci fu un intenso sguardo
Di contesa fra i due.

Bastò un cenno di quest'ultimo
Per far trapassare la testa da un proiettile
All'altro uomo prigioniero,

Suo nemico.
IMMAGINA
Immagina un campo esteso,
Giallo d'oro,
Scosparso di morti.
Immagina.

Immagina un alto albero rinsecchito
Dal cui ramo scende un cappio,
Tomba di un brigante.
Immagina.

Immagina un lago scuro e profondo
Le cui acque gelide
Nascondono il corpo di un innocente.
Immagina.

Immagina ora la rabbia dovuta,
Una vendetta come sogno
Dove la morte non può scappare.
Immagina.
ONORE
Stiamo qua riuniti
Sempre per il solito motivo.
Ma perché perdere il nostro tempo?
La causa è già persa!

Molti ci osservano:
Ci calpestano con i loro pensieri!
Ma noi siamo più forti
E non ci arrendiamo.

Ma ci resta sempre il solito pensiero,
Il solito tormento:
Perché perdere la vita
Se sappiamo che abbiamo già perso?

La tentazione è tanta,
La voglia di più,
Ma lasciarli là ad ammazzarsi
E' giusto?
OSSERVA LA DEVASTAZIONE
Osserva la Luna,
Osserva il mondo a noi circostante,
Osserva la natura selvaggia,
Osserva questa vita.

Pensa ora a quella città laggiù,
Osservala e stupisciti:
Guarda quel camino della fabbrica,
Osserva la devastazione.
LA VITA E' SCIENZA, NON DIO
Questo lungo cammino
Che molti intraprendono
E' inutile.

Essere fedeli, lodare
E ossessionarsi a chi non c'è
Non ha senso.

Il mondo è un fenomeno spiegato,
La vita è scienza,
Non Dio.
MI GUARDA IN FACCIA
Mi guarda in faccia,
Mi stuzzica continuamente,
La vedo tramortito in sogno
E perplesso nella realtà.
QUEL GIORNALE LAGGIù
Quel giornale laggiù,
Quello sporco e stropicciato,
Ormai non ha più valore,
E'dimenticato.

Si vede ancora nella prima pagina,
Svolazzante e strappata,
Quei nomi già dimenticati
O mai imparati.

Ed ecco la madre in lutto,
Il vestito nero bagnato di lacrime,
E sta avanzando per questa strada desolata
Con stretto alle mani un cappello militare.

E' l'unica cosa che resta del suo figlio,
Un ventenne come tanti,
Ma esploso col suo veicolo,
Ucciso dai ribelli.

Ed ecco la povera madre
Che trova il giornale a terra
E lo raccoglie stringendolo forte appresso,
Stringendo la foto di suo figlio.
L'OSSO
Tengo in mano un oggetto.
Sembra vecchio,
Ma non lo è!
Ha un colore giallastro
E si scheggia facilmente,
Ma non è una pietra!
E' l'osso del mio migliore amico.
OH DOLARHYDE!
Oh Dolarhyde!
E nelle notti vicine alla luna piena che colpisci.
Oh Dolarhyde! Oh Dolarhyde!
E per questo mi stupisci.
Oh Dolarhyde! Oh Dolarhyde!
Ma come fai non mi convince.
Oh Dolarhyde! Oh Dolarhyde!
Mai nessuno contro di te vince.
Oh Dolarhyde! Oh Dolarhyde!
Ma dimmi se per me hai in mente qualcosa
Oh Dolarhyde! Oh Dolarhyde!
Che così la descrivo in una prosa.
Oh Dolarhyde! Oh Dolarhyde!
ESSENZA DI VITA
La notte e gli abbagli veloci,
Il suono della vita:
Bisbigli lontani,
Passi frettolosi,
Versi d'animali.
I piatti che vengon lavati,
Il vento che soffia forte
E fischia per le finestre,
Le luci lontane che si spengono,
Come anche piano piano la vita.
Solo pochi fruscii rimangono
E qualche miagolio di gatti che aspettano impazienti
Quell'essenza di vita.
VITTORIA NOSTRA
Coraggio prendiamo le nostre mannaie,
Coraggio giochiamo d'astuzia,
Coraggio non lasciamoci prendere
Coraggio ci vuole coraggio.

Decidendo che la nostra atroce fine
Non averrà oggi
Marcio verso il nemico Rosso
E la vittoria sarà nostra.
DIMENTICHIAMOCI
Ci sono notti di follia e di magia,
Spesso mi domando perché le dobbiamo perdere tutte,
Come se ci fossi solo tu.
Io sarò incoscente, maleducato e insensibile,
Ma come puoi dirlo proprio te
Che non sai crescere,
La vita non da troppe possibilità
E ora star con te non mi riesce facile.
Lasciamo perdere tutto,
Dimentichiamoci, ho scoperto le mie ultime carte
E ho perso.
La speranza non l'ho più.
Tu presto crescerai,
Magari capirai
E forse comprenderai come ero veramente,
Anche se ormai sarà troppo tardi.
ONORE, GLORIA, RISPETTO
Il pensiero ci passa come un sospiro:
Rammentare la vita e il dolore
Di tutte quelle persone non è facile
E provarlo non è possibile.

Non ci cadono addosso bombe,
Non ci ritroviamo obbligati a combattere
Su un fronte ormai rosso di sangue
Per ideali neanche nostri.

Proviamo a pensarli,
Tentiamo di non dimenticarli,
Ma facciamolo con onore,
Con rispetto nei loro confronti.
IL GIOVANE MORTO
Il giovane scalciava,
Tremava mentre pregava
Che la sua vita fosse salva
Per la sua stessa gioia e della famiglia.

Ma non poteva sapere,
Non poteva immaginare,
Che quello sarebbe stato il suo
Ultimo pensiero.

E adesso da un mondo lontano
Ci osserva desideroso
Di tornare tra noi,
Di abbracciare chi lasciò.

Ma attenderà paziente
Che l' ora di ognuno di noi
Avvenga puntuale
Per conoscerci tutti.
UNA ROSA BAGNATA DALLA RUGIADA MATTUTINA
Una rosa rossa bagnata dalla rugiada mattutina
Mossa leggermente dal vento,
Non apprezza, non disprezza,
Ma vive ignorando tristi realtà.
GIOVANI E MORTI
se le armi cadranno a terra,
E la notte perenne non oscurerà più la vista,
E i camici bianchi non si sporcheranno più di sangue
Nell'oscurità truce e disperata,
Forse il mondo sarà cambiato...
LINEA AZZURRA
Linea azzura,
Parlami o linea azzurra,
Rivelami i tuoi segreti,
Spiegami le tue magie,
Non persudermi a percorrerti,
Non mi avrai,
Non sarò anche io un tuo segreto.
SPERANZE
Un giorno spero d' innamorarmi,
Allora le giornate splenderanno,
La monotonia di sempre scomparirà
E finalmente vivrò davvero.
I GIORNI DELL'ODIO STANNO COMINCIANDO
i giorni dell' odio
Stanno cominciando.

Togliamo le fasce
Ai bambini
E rendiamoli assassini
E degni di loro.

I giorni dell' odio
Stanno cominciando.

L' onore è tutto:
Massacriamo chi ci calpesta
E chi non ci approva,
Rendiamoci veri uomini.

I giorni dell' odio
Stanno cominciando.

Nessuno fermerà
La folla inferocita
Che vorrà linciare
I traditori.

I giorni dell' odio
Stanno cominciando.

Il potere sarà solo
Dei più forti,
Solo chi avrà il coraggio
Potrà riceverlo.

I giorni dell' odio
Stanno cominciando.
LE ROSE APPASSISCONO
Le rose appassiscono,
L' orda avanza.

Ecco là nell' angolo
Due drogati,
S' inniettano la loro vita
Nei bracci.

Le rose appassiscono,
L' orda avanza.

Osserviamo la rapina in banca,
Osserviamo gli uomini
Con la pistola e i soldi in mano
E la loro vita terminare il giorno dopo

Le rose appassiscono,
L' orda avanza.

Laggiù nella terra di nessuno,
Nelle lande aride e desolate
I bambini muoiono,
La loro vita è uno schiocco di dita.

Le rose appassiscono,
L' orda avanza.

Baciamo la nostra di vita,
Sempre normale e felice,
Voltiamo le spalle
Ai bisognosi.

Le rose appassiscono,
L' orda avanza,
Un orda di bisognosi
Senza destino.
SPIRITI NEI SOGNI
No! Non farmi ricordare!
Quei volti disperati
Dal dolore dilaniati,
Fammeli dimenticare!

Soldati, assassini, amici:
Sono i Spettri della notte,
I Spettri del riposo,
I Spettri di un passato lontano!

Questo mondo degli Spiriti,
Questo mondo dove la morte è reale,
Non lo si può sopportare!
Le storie atroci non si fanno aspettare.

Liberatemi! Liberatemi!
Questo mondo non è il mio!
La mia vita non è appesa ad un filo!
... O forse si?
LA PORTA DEI MORTI
Sono le grida a farci rabbrividire:
Urli lontani di persone dimenticate,
Che nel loro tempo ci erano lontane
E mai apprezzate.

Ma sono i sogni a farecele rammentare,
Creandoci notti di ansia e paura,
Dove riposare è l' unica cosa che fa male,
Dove una porta tra i morti e noi s' apre.
IL PESO DI UNA VITA
Quando le braccia non sosteranno più il peso di una volta,
E ci si ritroverà a chiedere impotenti l' aiuto,
Sé durante la vita lo avrete dato,
Le vostre fatiche si attenueranno.
GELI DELLA NOTTE
Tra i geli della notte,
Tra le acre ed estranee parole,
Tra la vita che scorre penosa
Si capisce il proprio destino desolato
FOLLIA
La follia mi è vicina,
L' impeto di vita
E' impazzito,
Non lascia tregua.
PIOGGIA
La pioggia cade,
L' inverno nuoce,
Le malattie ci disperano,
Ma nessuno ci separerà.
IL GELO DELLA NOTTE
Quando nelle notti
Il gelo vi stringerà
E la fame si farà sentire,
Sarà l' ora della fine.

Ma finché sosterete
In una calda casa,
Sarete vegliati
E mai soffrierete.

Ma quando ti ingozzerai,
Quando nelle notti dormirai,
Non dimenticare mai
Il tuo prossimo.
NOTTE ORRENDA
Il bagno di sangue,
La notte orrenda,
Il brutto gioco
Dei malati.

Le grida si sentono,
L' ansia non passa,
La voce svanisce
In un soffio.

Eccoci qua,
In mezzo al pericolo,
Ansimanti e
Non curati.

Rischiamo la vita,
Piangiamo la libertà,
Ma scappare da qui
Non si può.
EMOZIONI DI UNA VITA
Siamo deboli di cuore,
Le nostre emozioni prevalgono
Una sull' altra,
Confondendole adeguatamente.

Spesso ci ritroviamo
Senza parole in situazioni
Studiate e sognate da tempo,
Ma che non vanno al verso giusto.

A volte ci facciamo forza
E ci buttiamo in disperate
Avventure che mai concluderemo lietamente
E mai ci porteranno da qualche parte.

In altri momenti crediamo
Di essere deboli si spirito,
Invece affrontiamo la questione
Con inaspettata freddezza.

Ma come ci si può aspettare,
Raramente dove ci pensiamo forti
Riusciamo a trattenere le lacrime
E a fingere di sorridere.

Però non per questo ci arrendiamo,
Continuiamo a tentare nella vana speranza
Di una vita migliore,
Per cui vale la pena vivere.
IL CARCERATO
Eccolo lì,
Malmenato e sporco,
Triste ma calmo,
Con un respiro non più irregolare.

Lui ha tentato,
Ha osato sfidare la legge
E infine è stato catturato
Ed ora è alla fine.

Ma è giovane,
Non deve essere la sua ora,
Non può morire
In tale età.

Ma la legge
E' inviolabile,
E la pietà
E' misera.

Così morira,
Non vivrà più,
Non sognerà,
E sarà tutto finito.
RICCHI MA POVERI
Ma che vita è,
Ma che esistenza è,
Colui che nulla possiede
Come può vivere?

Siamo egoisti,
Siamo puerili,
Consumiamo la vita,
E non ne ricaviamo niente.

Baciamo la richezza,
Stringiamo le amicizie,
Ignoriamo i caduti,
Ma esaltiamo noi stessi.

Balliamo alla nostra salute,
Sappiamo la nostra sorte,
Compriamo per vizio
E non risparmiamo.

Questa nostra vita
E certamente migliore
Dei tanti poveri,
Ma più peccaminosa.

Come osiamo noi,
Deboli esseri quanto loro,
Di sprecare le loro vite?
Come possiamo ridere?

Forse siamo più ricchi
E viviamo felicemente,
Ma mai capiremo il vero senso della vita,
Non noi.
GABRIELE SBATTELLA
L' uomo che fece storia
Salì sul palco,
Migliaia di sguardi
Lo mettevano alla prova.

Ma lui, il grande Gabriele Sbattella,
Con i suoi capelli irti d' ardor,
La paura l' aveva lasciata a casa
E non vedeva l' ora di mettersi alla prova.

Tutto cominciò in un programma televisivo,
Lui ci fece sognare,
Lui ci fece ballare,
E noi non l' abbiamo dimenticato.

E ancor oggi
Speriamo di vederlo,
Così che quei momenti magici
Rivivino in noi.
RITROVATI E PERSI
E già ci si ritrova
Stanchi e soli
Non molto lontano
Dal punto in cui ci si è lasciati.

Si pensa, si ascolta
L' impavida vita
Che ci isola
In modo triste e pietoso.

Non siamo noi patetici,
Non è il nostro spirito,
Ma bensì il nostro istinto,
Che ci ha sempre afflitto.

E mentre ci si ritrova,
Già ci si perde,
Ci si dimentica di noi stessi
E degli altri.

Ma forse,
Anzi sicuramente,
Il ricordo di una certa persona
Non svanirà mai.
SANREMO
Le luci calano,
La tensione s' alza
Un' ombra s' imette nel palco,
S' illumina il volto.

Il boato dell' improssivisa
Musica e della grande emozione
Irrompe nei caldi cuori
Dei spettatori estraniati dal mondo.

Si guarda,
Si vive,
Sanremo è questo,
E' storia.
QUESTA SEMPLICE VITA
Questa semplice vita
Non ha destino.
PASSA IL TEMPO
Il tempo passa,
Il tempo scorre
Impavido e ingordo
Di nostri ricordi.
ERIKA
Quando la pioggia
Smetterà di cadere,
Quando la morte
Non farà più paura,
Quando il cielo
Non si farà più scuro
E la vita più semplice,
Allora in quel momento
Avrò smesso d' amare
La dolce Erika.
MAESTOSO UOMO
Quando il sole calò,
E tutto s' oscurò,
L' immensa voce tuonò
E il maestoso uomo s' alzò.

L' altezza mi rabbrividì,
Con un solo soffio mi scalfì,
L' alito mi stizzì
E con poche parole mi finì.
RICOMINCIAMO
L' età del ferro,
L' età dell' oro.
Il ciclo infinito del mondo,
Gli antichi non hanno del tutto torto.

Infatti ci si ama
E non ci si ama,
Si comincia
E si ricomincia.

Allora mia cara,
Se questo destino
E' eterno,
Perché non ricominciamo subito?
OLIMPIADI 2006
Ci siamo!
E quasi ora!
Tra poco il mondo
Sarà di nuovo unito!

E' a Torino che si svolge
L' intrepida manifestazione.
In questo paese
Si svolgeranno le Olimpiadi.

I grandi atleti con gli sci
Ci faranno sognare,
Voleremo con loro
In nuove emozioni.
IL COLTELLO SI E' MOSSO
Il coltello si è mosso,
E ha tagliato.

La ferita non si è rimarginata,
Sanguina ancora.

Quanto caldo sangue
Dovrà ancora scorrere?

L' onnipotente salvi le povere
Vittime dello squarcio!
AFFRANTO DA MILLE GHIACCI
Affranto da mille ghiacci,
Io mi sento,
Il ricordo fa male,
Ma non se ne andrà fino a morte terrena.
Con un sospiro di pace,
Ricordo.
TI PARLO, NON MI SENTI?
Ti parlo,
Non mi senti?

Rammenti ancora,
I tempi passati
E non mi ascolti?

Guardami,
Rispondimi.

Pensi al male che
I ragazzi dagli occhi dolci
Ti hanno fatto?

Non pensarci,
Guarda al futuro.

Speri ancora che
Trovare un uomo degno
Sia possibile?

Non crederci,
Non sperare.

Osservi la vita
Degli altri e pensi
Che sia migliore?

Non illuderti,
Satnno male quanto te.

Scrivi bozze
Di nomi non
Ancora dimenticati?

Falli rivivere,
O falli cessare.
A ERIKA, SEMPRE DI PIù
Un nome arde,
Un nome canto,
Un nome sogno.

Ci sono momenti
Di pace ma
Non ti dimentico.

Il cuore risplende,
Il cuore batte,
Il cuore s' apre per te.

I pensieri sorvolano,
Il tempo passa
Senza te.

La notte discende,
La notte non splende,
La notte non ha significato.

Le ragazze passano,
Ma restano inosservate,
Tu non ci sei.

L' amore non ha ricordi,
L' amore non ha pietà,
L' amore non rammenta.

Chiedertelo costa tanto,
Riceverlo è impossibile,
Ma la speranza non è vana.

Occhi per osservarti,
Occhi per non dimenticarti,
Occhi per parlarti.

Una lacrima strazierò
Il volto mio mentre
Ti chiederò un' altra possibilità
LE BOMBE CADONO
Le bombe cadono,
Strazianti urla
Si levano.

Il dolore aumenta,
Come le morti
Delle persone innocenti.

Le lacrime cadono,
Come le bombe
Che annientano ciò che trovano.

Non c' è tempo
Per l' amore,
Svanisce la felicità.

Quanta stupidità
Nelle persone,
Quanto ignobili.

Meritano la condanna,
Meritano lo stesso dolore
A noi procuratoci.

Ma questo ci renderebbe
Partecipi, assassini come loro,
Allora marciamo.

Marciamo contro le ingiustizie,
Marciamo contro la distruzione,
Marciamo contro la guerra.
IRAQ
Lieti canti odo,
Nelle calde case
Di ricchi.

Ricchi politici,
Ricchi fabbricanti d' armi,
Ricchi codardi.

Sapessero il dolore,
Sapessero cosa crearono,
Sapessero il loro sbaglio.

Iraq, un posto come tanti,
Un posto di pianto,
Che ne è il primo ne è l' ultimo.

Dormono i politici,
I fabbricanti d' armi e i codardi
Nei loro caldi letti.

Muoiono invece i poveri,
Abitanti dell' Iraq,
Muoiono ingiustamente.

Il padre vede il figlio morire,
Il fratello vede la sorella morire,
L' amico vede l' amico morire.

Quanto durerà?
Quanti periranno ancora?
Quanta ingiustizia sarà fatta?

Lieti canti odo,
Nelle calde case
Di ricchi.
SAGOMA NELLA NOTTE
L' ululato si sente,
E tutto investe.

Getti di calore s' irradiano,
E il volto colorano.

La sagoma nera vedo,
E' un lupo credo.

Ma presto scompare,
E non si fa più notare.
RAZZISTI AL ROGO
Razzisti,
Si chiamano coloro
Che al nero
Sfuggono occhiatacce.

Al rogo
Li manderei,
La loro rovina
Meritano.

Intanto tendo
La mano
Al mio amico nero
A terra caduto.

menù




NEWS