Nuovo menù menù


Cerca
in questo sito

sitelevel.com





Copyright ® IMPERO
E' vietata la riproduzione,
anche parziale, delle
pagine contenute in questo sito.
Sito realizzato con Blocco Note
Sito creato l'1 luglio 2000
Privacy Policy






IL PASSATO DEL PARTITO DEI FASCI COMBATTENTI

Dirigenza di Domenico Blau
(dal 27 ottobre 2004 al 18 marzo 2005)

NOME PARTITO DEI FASCI COMBATTENTI
SIGLA PFC
PRINCIPI Gli ideali di questo partito sono ovviamente filofascisti e anticomunisti, il partito vuole l' espansione dell' impero tramite diplomazia e se necessario con la forza. Un altro degli obbiettivi è mantenere il governo attuale però dando maggiori poteri all'imperatore, fondando quindi un governo semi-dittatoriale, il potere sarebbe in mano all'imperatore ma il suo operato sarebbe sotto supervisione del partito; il partito con i suoi membri eleggerebbe un eventuale successore, il resto del popolo sceglierà i suoi rappresentanti nel partito. Questa micronazione è stata creata per un principio di libertà se non mi sbaglio, ma la libertà va conquistata e per questo dico che bisogna combattere e crecare di portare gli ideali dell' impero lontani in modo che la nostra micronazione diventi una delle piu' popolari. Nel combattimento si cerca di vicere e quindi la parola d' ordine è VINCERE e se ve lo metterete in testa VINCEREMO.
ALTRO  

Dirigenza di Francesco Konstitution
(dal 18 marzo 2005 al 31 agosto 2005)

NOME PARTITO DEI FASCI COMBATTENTI
SIGLA PFC
PRINCIPI Gli ideali di questo partito sono ovviamente filofascisti e anticomunisti. Il partito vuole l'espansione dell'Impero tramite la Diplomazia e se necessario con la forza. Un altro degli obiettivi è il mantenimento della forma di governo attuale, assegnando però maggiori poteri all'Imperatore; il partito vuole riuscire a fondare quindi un governo semi-dittatoriale, nel quale il potere sarebbe esercitato dall'Imperatore, ma il suo operato sarebbe supervisionato dal partito. Il partito eleggerebbe un eventuale successore. Il popolo sceglierà i suoi rappresentanti tra candidati presentati dal partito. Questa micronazione è stata creata per il principio della libertà, ma la libertà va conquistata e per questo dico che bisogna combattere e cercare di portare gli ideali dell' impero lontano, in modo che la nostra micronazione diventi una delle più popolari. Nel combattimento si cerca di vincere e quindi la parola d'ordine è VINCERE e se ve lo metterete in testa VINCEREMO.

Dirigenza di Julio Bandieras
(dal 31 agosto 2005 al 2 ottobre 2005)

NOME PARTITO DEI FASCI COMBATTENTI
SIGLA PFC

Dirigenza di Stefano Stellas
(dal 5 ottobre 2005 all'1 marzo 2007)

NOME PARTITO DEI FASCI COMBATTENTI
SIGLA PFC
GIORNALE Camerata
PRINCIPI Gli ideali di questo partito sono ovviamente filofascisti,anticomunisti e antianarchici. Il partito vuole l'espansione dell'Impero tramite la Diplomazia e se necessario con la forza. Un altro degli obiettivi è la presa al potere dei fascisti e la sconfitta dei comunisti e anarchici, assegnando però maggiori poteri all'Imperatore (anche se aspira a grandi favori da parte sua) ; il partito vuole riuscire a fondare quindi un governo semi-dittatoriale, nel quale il potere sarebbe esercitato dall'Imperatore, ma il suo operato sarebbe supervisionato dal partito diviso in Fasci da Combattimento. Il partito eleggerebbe un eventuale successore. Il popolo sceglierà i suoi rappresentanti tra candidati presentati dal partito. Questa micronazione è stata creata per il principio della libertà, ma la libertà va conquistata e per questo dico che bisogna combattere e cercare di portare gli ideali dell' impero lontano, in modo che la nostra micronazione diventi una delle più popolari. Nel combattimento si cerca di vincere e quindi la parola d'ordine è OBBEDIRE, COMBATTERE E VINCERE, ma sopratutto "Il Fine Giustifica i mezzi".
ALTRO Origini
Il partito trae alcuni spunti da un movimento sorto nel Regno d'Italia agli inizi del '900, di cui riportiamo le fasi principali.
Il PNF fu fondato a Roma il 7 novembre 1921 per iniziativa di Benito Mussolini come trasformazione in partito dei Fasci Italiani di Combattimento, movimento politico fondato, sempre da Mussolini, a Milano, in piazza San Sepolcro, il 23 marzo 1919.
I fascisti conquistarono il potere il 28 ottobre 1922 con una prova di forza (marcia su Roma) e la nomina di Mussolini a capo del governo.
In seguito alla modifica della legge elettorale in senso maggioritario, il PNF ottenne una netta maggioranza alle elezioni politiche dell'aprile 1924, duramente contestate dalle opposizioni, che ne denunciarono l’irregolarità.
Il PNF fu l'unico partito ammesso in Italia dal 1928 al 1943, dopo l'emanazione delle leggi eccezionali.
Il partito si dissolse con l'arresto di Mussolini (25 luglio 1943) e la conseguente caduta del regime fascista. Il 27 luglio il nuovo governo di Pietro Badoglio decretò ufficialmente lo scioglimento del PNF.
Liberato dai tedeschi il 10 settembre, Mussolini costituì il 13 settembre un nuovo Partito Fascista Repubblicano (PFR) e un nuovo stato, la Repubblica Sociale Italiana (RSI, detta anche Repubblica di Salò), nella parte d'Italia ancora occupata dai tedeschi. Segretario del PFR fu nominato il 15 settembre Alessandro Pavolini.
Il PFR cessò la sua esistenza con la morte di Mussolini e con la fine della Repubblica di Salò (28 aprile 1945).
INNO Il testamento di Tito - Fabrizio De André

Non avrai altro Dio, all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero, lo nominai invano.

Onora il padre. Onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice "non devi rubare"
e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami,
così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore,
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice "non ammazzare"
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri, già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.


menù




NEWS