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POESIE DI ANGELA SPIKAS

Il nero tempo scorre inesorabile su di noi
non potrai mai avere forza tale da impedire
il defluire della sua tetra sabbia che
come un fiume impetuoso scorre via
portando con se ogni goccia della tua
VITA...
SKIZZO MOMENTANEO
ki siete voi ke penate di conoscermie capirmi?!
ki siete voi ke vi sentite in grado di giudicarmi?!
voi ke nn sapete neanke una picola parte di me
voi ke nn vi immaginate neanke quello ke mi passa x la mante!
voi vi pensate superiori...io credo di si, e credo di no!
provate voi ad affrontare e vivere esperienze diverse dalla
vostra vita stereotipa...e se lo avete fatto?! mi congratulo,
mi congratulo con voi su come l'avete affrontata...
e vi kiedo, solo se è così, di insegnarmi cm avete fatto
visto ke cm ho sempre fatto io...nn mi basta più...
LA MIA MONTAGNA
Scalo l`insommortabile montagna,
il viso le mani si riempiono di tagli,
il corpo si lacera con le sporgenti rocce.
Il sangue sgorga e cade nel dirupo
mentre interperrita percorro il muro.
Arrivo in cima, sfinita mi sdraio
osservo il cielo e le nuvole che
spinte dal vento galoppano.
Impregno il corpo di quell`aria rarefatta
i polmoni si riempiono a fatica
mentre l`ossigeno cerca di invadermi.
Sento i polmoni svuotarsi, l`ossigeno
non entra e io continuo ad ansima
esamine stanca il corpo affannoso.
Guardo le nuvole che libere
fuggono da quel desolato luogo
e io imprigionata nel terreno
le posso solo osservare inerte.
Finalmente il corpo raccoglie
quel brandello di vita rimastomi
mi alzo in piedi, in cima da sola
osservi lo scenario desolato
il volto impregnato di sudore
il passo fermo e la schiena s`accascia.
Sento la stanchezza tornarmi
e le gocce di sudore invadermi il corpo.
Mi guardo attorno e vedo solitudine
il mondo è nero, il cielo si fa rosso
e il sole sparisce all`orizzonte.
Le forze lasciano il mio corpo
lasciando ai miei occhi il nero più assoluto.

Sola, in cima al mondo guardo la morte
venirmi incontro abbracciandomi.
Desolazione la morte arriva sola
prendendomi la mano mi accompagna
lontano da tutti e tutto. Fuggo con essa inconsapevole del
mio non ritorno in questo mondo folle.
L`uomo fa scorrere il sangue
inconscio del male che procura
la natura appassisce e la terra esplode.

Eccomi, sola in un oblio polveroso
lontana dal mondo che mi guarda.
Osserva i miei occhi e ride del mio male
ride ricordandosi dei miei primi passi
della mia caduta e della mia scalata verso la morte...
ISTANTE DI VITA
Avanzo stanca
la voglia manca.
Respiro affannoso
al pensiero non oso
di vita o di morte
mi arreco alla corte.
Penso ai ricordi miei
brutti, amabili, dolorosi, bei.
Grosso peso nel cuore
si disfa il piccolo fiore
vedo i petali nella mia
mano, la vita scorre via.
Rosso il fiume lento
agghiacciante il vento.
Cade lieve la neve
copre il terreno, deve,
diviene, di sangue
impregnato e segue
un forte dolore al petto,
al mondo c’è poco affetto.;
Sguardo alto nel cielo
sole caldo e morbido
lieve nuvole come velo
lontana l'afa del torrido.

Sole, amorevole scruta,
fiore, si spoglia di rugiada,
la gazza dalla mente acuta
ruba abile la pietra di giada!

Silenzio, parla la natura
voce di donna seducente
casta, meravigliosa e pura
nel suo color più splendente.
QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA
Prima di tempesta
la calma è sovrana
non si muove testa
sol farfalla plana.
Vola leggera e ignara
dell'imminente uragano
lieta tra i fiori girava
strappata, brusca mano.

Esplode in unico putiferio
che dura tempo di morte
ma è il lampo ora imperio
termina, secondo sua sorte.

Infastidisce e acceca
senza fiato ora lascia
in fango acqua arreca
immota ora s'accascia.
GIORNATA MALINCONICA
Mente leggera, spenta
bolla fragile di sapone
dall'aria assai contenta
con un occhio, un sorrisone.

Apparenza spinta dal vento
una calda e dolce brezza
che vola nel suo contento
cullata da una dolce carezza

Questa soave solo apparenza
di colori una grande esplosione
per ritornar in sua essenza
dalle sfumature di passione.
In cielo nessuna stella
nemmeno si intravedono
batuffoli soffici e bianchi

una cicala ora non saltella
con le altre ora cantano
melodie, con grilli stanchi

rondine porta nuova novella
parole che da sol dicono
che al sole luna manchi
La mano si mosse curiosa
sui due seni che ardono
che ha il colore di pesche rosa
e via alla passione aprono.

Le mani scendo lentamente
calore si accende sul ventre
il piacere si espande in mente
gemiti di passione nel mentre.

Si fan strada avanti le mani
avvampando in un rosso fuoco,
dolce ricordo sarà domani,
calore cresciuto nel loco.

Passione brucia suadente
corpi uniti in una danza
su roccia all'oblio sporgente
del piacer che ora avanza.
Il sole sta tramontando
la notte cala silenziosa
la mente sta sognando
figura: fanciulla oziosa.

Stesa sul verde prato
sguardo nel vuoto perso
nudo è il corpo è alato
dell'angelo al sol terso.

Immonde divine creature
che d'amor son la passione,
passate presenti e future,
tollerando dolce possessione.
La notte porta consiglio
il pensiero ardito si fà
nella mente in scompiglio
e la fantasia vola di già!

Notte piena di sol stelle
la luna nascosta curiosa
movenze lente di quelle
che invitanndo or oziosa

dolci movenze l'amante
che recettivo ascolta
e fà di passione fante
ove la morta è sepolta!

Nasce così una danza
di corpi lievi incastrati
dalla sinuosa parvenza
di corpi or incastonati.
DOLCE NOTTE..
Che la stella brilli
splendendo nel sogno
colorandolo di sorrisi
riempendo il nero di
casti e unici colori!

Dolce notte!
BUON GIORNO...
Dolce risveglio di fanciullo,
in culla che protegge
assorbe i dolori del cuore
per iniziare una giornata solare!

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